Oggi vi portiamo a fare un giro in bici indietro nel tempo, precisamente nel medioevo. La Garfagnana è costellata da moltissime testimonianze di un passato che la vedeva come terra di confine, fatta di presidi da difendere, di strade da controllare, al centro dell’interesse e dello scontro delle potenze dell’epoca. Questo passato, rivive ancor oggi, nella particolare conformazione di molti paesi della valle, che spesso hanno conservato intatte meravigliose mura, fortezze e rocche di grande interesse artistico e culturale.
Tra gli esempi più suggestivi troviamo la fortezza delle Verrucole, porta dell’ alta valle del fiume Serchio ed il borgo fortificato di Castiglione di Garfagnana, posto in una posizione strategica a controllo della strada che conduce al passo di San Pellegrino, via di collegamento con il nord d’Italia, oltre l’Appennino . Ma non mancheremo, nelle prossime uscite, di portarvi a visitare le altre realtà, spesso più nascoste ma altresì affascinanti da scoprire. Come molti dei piccoli borghi arroccati sui colli, che conservano, inglobati nelle abitazioni e nei vicoli, i resti di questo importante passato.
Partenza dal nostro “campo base” , Castiglione di Garfagnana, con la sua cinta muraria, i torrioni e la Rocca dell’anno 1000, uno dei “Borghi più belli d’Italia”. Attraverso mulattiere e strade di campagna, oltrepassiamo i colli che ci separano dalla parte alta della Valle e ci dirigiamo verso San Romano. Già in lontananza si scorge sulla sommità di un colle la fortezza delle Verrucole, con le sue mura che, dotate di una merlatura quasi intatta, invitano il passante a rendere omaggio alla sua imponenza.
Raggiungiamo il piccolo ed incantevole abitato di Verrucole, frazione di San Romano in Garfagnana, che ci accoglie con la piccola chiesa di San Lorenzo Martire. Da qui si inerpica la stradina che ci porta alla sommità del colle, a 600mt di altezza, dove sorge la fortezza. Alcune centinaia di metri di buona salita, con fondo lastricato con ciottoli di fiume ci portano all’ingresso. Da subito, ci si rende conto di quello che ci aspetta una volta giunti alla vetta, una vista mozzafiato su tutta l’area circostante, sulla catena della Alpi Apuane da un lato e l’Appennino dall’altro. In questo periodo c’è ancora un po’ di neve che rende il paesaggio ancora più suggestivo.
Il complesso che vediamo oggi è databile al periodo estense della Garfagnana. Fu un ambito punto strategico al centro di numerosi conflitti, per via della sua posizione, che domina gran parte del fondovalle. Originariamente era costituito da due costruzioni di epoche diverse poste all’estremità del colle: la “Rocca tonda” a sud, la parte più antica XI secolo, e la “Rocca quadra” a nord. Dopo alterne vicende che vedono passaggi di proprietà e abbandoni, la fortezza inizia una seconda vita, intorno agli anni duemila, dopo anni di attento restauro che l’hanno riportata al suo antico splendore. Da alcuni anni, la struttura è divenuta un archeopark: un vero e proprio parco tematico medievale vivente, sono stati ricostruiti minuziosamente gli ambienti medievali: dalla cucina, alla stanza d’arme, ed altri ambienti accompagnati da guide in abiti dell’epoca. Oltrepassato l’ingresso si ha proprio l’impressione di tornare indietro nel tempo ed è bello far volare la fantasia.
Riprendiamo la strada del ritorno, passando per le vie dei piccoli borghi che incontriamo, per poi riprendere la sterrata che si snoda nel bosco e ci riporta sull’altro lato della valle dove, già da lontano ci accoglie la Rocca di Castiglione.